[singlepic id=1018 w= h= float=left]Appena assegnati i titoli individuali Allievi a Milano una nuova rassegna nazionale, quella di Prove Multiple, ha tenuto accesi i riflettori sull’atletica che conta. A Roma allo Stadio della Farnesina, nella famosa zona dello Stadio Olimpico, i gladiatori della pista, i giovani decathleti e le eptathlete, si sono dati battaglia in una due giorni di fuoco. Tra i maschi impegnati nei 100 metri, nel salto in lungo, nel getto del peso, nel salto in alto, nei 400 metri e ancora nei 110 ostacoli, nel lancio del disco, nel salto con l’asta, nel tiro del giavellotto e nei 1500 metri c’era il nostro Enrico Pani (nella foto insieme all’amico di Santarcangelo Riccardo Busetto). Avendo conquistato il minimo di partecipazione richiesto a Misano Adriatico nel mese di aprile si è presentato al via più carico che mai anche per riscattare l’opaca prova di Milano.

Nella prima giornata di gare si può dire che ha messo a segno personali 5 primati su 5 gare, un record! La prova più temuta era l’alto, disciplina a lui ancora ostica ma dove i margini di miglioramento sono ampi. Ottimo 100 metri e un buon 400 metri. A metà manifestazione ha contenuto il sorpasso dei fortissimi avversari mettendo al sicuro punti preziosi per lo score finale. Infatti la classifica finale vien calcolata in base alla somma dei punteggi di tutte e dieci le specialità.

Nella seconda giornata grosso riscatto sugli ostacoli: 14″99, crono che frantuma il suo precedente limite. L’entusiasmo a questo punto è alle stelle e Enri mette a segno un discreto disco e una prova di salto con l’asta che lascia presagire che nei prossimi mesi il muro dei 4 metri verrà abbatuto (incoraggiante 3.50 di giornata). Nonostante la stanchezza sia una realtà i nervi rimangono saldi e i 30 metri di giavellotto (non proprio eccezionali a dire il vero) proiettano tutti i ragazzi nell’ultima massacrante prova di resistenza, i 1500 metri. Di benzina ne è rimasta poca nel serbatoio del cattolichino e infatti il tempo finale non porta tanti punti in “saccoccia”. Il bilancio è comunque positivo: miglioramento fino a 5156. Al primo anno di categoria e con 4 discipline tecniche da sistemare il futuro non può che essere roseo.

Bravo Enrico e onore alla sua allenatrice Elena, una guida che ha fatto la differenza. Ora un meritato riposo.