Appena finita la rassegna mondiale dell’atletica che si è tenuta a Budapest nel meraviglioso scenario del National Athletics Centre, un complesso quasi interamente dedicato alla “regina” che conta anche di un ponte di servizio sul Danubio. Medaglie azzurre, piazzamenti da finale, record italiani hanno reso questa edizione emozionante, una bella conferma che si attendeva dopo le Olimpiadi giapponesi. Non era stato un caso allora e non lo è stato nemmeno adesso, l’atletica italiana ha fatto un passo avanti notevole, le nazioni più forti ora sono molto più vicine considerando poi la concorrenza agguerrita di Stati emergenti che hanno iniziato a fare sul serio in pista. Merito va anche al lavoro costante sui territori sparsi per lo stivale, c’è chi semina continuamente per gli atleti del futuro.
Segni premonitori della bella annata dell’atletica c’erano stati già nel mese di luglio quando sono andati in scena i Campionati Mondiali Paralimpici a Parigi. Nella capitale dei prossimi Giochi Olimpici i nostri atleti con disabilità avevano fatto vedere di che pasta sono fatti e hanno anticipato i colleghi di Budapest con più di dieci medaglie, un vero record se si considera anche il posizionamento nel medagliere complessivo.
Questo spettacolo del 2023 speriamo sia di ispirazione per i nostri giovani, impegno e lungimiranza per raggiungere grandi obiettivi.