L’Atletica 75 lascia il segno anche ai Campionati Italiani Assoluti Indoor. Seppur con motivazioni diverse, due donne si sono fatte forti della nostra energia alla gara nazionale “top” dell’inverno 2013. Nessuna casacca biancazzurra tra gli iscritti ma l’aiuto della romagna si è fatto sentire. A beneficiarne per prima la lanciatrice di peso Julaika Nicoletti, ragazza del 1988 (tesserata per il Corpo Forestale dello Stato) che ha scagliato l’attrezzo da 4 kg a 16,95, misura che le è valsa il secondo posto assoluto. Da inizio gennaio Julaika si allena stabilmente tre volte la settimana presso le strutture della nostra società dove ha trovato quella tranquillità quotidiana venuta meno qualche mese fa nella sua città natale. Ha recentemente staccato il biglietto per i Campionati Europei di Goteborg (1-3 marzo) grazie ad una spallata da 17,17 metri, primato personale e misura standard fissata dalla Federazione Italiana. Tale limite le permetterà di poter combattere sulla agguerrita pedana svedese. Con il suo tecnico, Andrea Boga, oltretutto nostro collaboratore del settore giovanile, avrà a disposizione tutto il nostro supporto per mettere a punto la tecnica nelle due settimane che la dividono da un appuntamento così importante. L’orgoglio che ci pervade è immenso.

Cambiamo decisamente specialità. Sulla pedana dei salti la nostra “maestra” saltatrice, Elena Ranocchi, non ha avuto vita facile tra le professioniste dell’asta, disciplina affascinante ma al contempo impegnativa che ha registrato l’ennesimo primato italiano di Roberta Bruni, la reatina salita a 4,60 e il secondo posto con record personale (e minimo per gli Europei in sala di Goteborg) di una nostra conoscenza “ginnica”, la parmense Giorgia Benecchi, ex ginnasta nazionale ora astista di grande tempra accasatasi nel Gruppo Sportivo dell’Esercito.

Giornata in chiaroscuro per Elena nonostante i suoi 5 salti siano stati tecnicamente buoni. Inizia la gara a 3,30, misura superata con estrema facilità. I successivi 3,50 non creano grossi problemi ma si fa notare qualche indecisione nella rincorsa, troppo spenta nel finale. Cambio di asta e si passa a 3,70, limite che si rivelerà selettivo per ottenere la decima posizione. Il primo assalto non è dei migliori, stacco poco deciso, capovolta e infilata “sporcata”. Nel secondo tentativo (il più grintoso) il bacino sale altissimo sopra l’asticella ma un leggero sfioramento in fase di svincolo blocca la riuscita del salto e anche la fortuna non è dalla sua parte perché dopo due secondi la barra cade dai supporti. La terza prova risulta buona ma non sufficiente in fase di avanzamento. 14 esima piazza finale. Peccato davvero per una ragazza che si impegna quotidianamente, si districa tra studio e lavoro in palestra ma non si giustifica di certo. Preparare una gara così importante in inverno senza adeguati e funzionali spazi al coperto, dover rinunciare ad un piano di lavoro più mirato per scendere a giusti compromessi con altre attività sportive con cui si condividono gli impianti rende la situazione più contorta ma forse più stimolante. Farsi le ossa in questo modo darà i suoi frutti tra qualche mese. Ora una settimana di stop poi di nuovo ci si rimboccherà le maniche: l’obiettivo restano gli Assoluti ma quelli all’aperto alla fine di luglio all’Arena di Milano.